Le indicazioni alla laparoscopia possono essere diagnostiche e/o terapeutiche.
Diagnostiche
Sterilità
La laparoscopia consente, insieme alla salpingocromoscopia (vedi prima), di valutare la pervietà delle tube. E’ quindi indicata in tutti i casi di sterilità inspiegata che spesso può essere attribuita a patologie non evidenziabili con altre indagini:
Algie pelviche
Tramite la laparoscopia è possibile accertare l’origine di dolori ai quadranti inferiori dell’addome non chiaramente attribuibili a ragioni precise. Talvolta infatti le algie pelviche possono essere riconducibili a:
Terapeutiche
La laparoscopia è considerata la tecnica chirurgica di scelta in molte patologie.
Gravidanza extrauterina
La gravidanza extrauterina (GEU) consiste nell’anomalo impianto dell’embrione nella tuba anziché nella cavità dell’utero. Essendo i tessuti della tuba sottili e non adatti a tale impianto esiste un rischio di rottura della tuba con importante emorragia e pericolo per la vita della donna. La gravidanza tubarica non può in nessun modo essere portata avanti. Talvolta la GEU si spegne spontaneamente (aborto tubarico) o si riesce a bloccarne l’evoluzione tramite una terapia medica (Methotrexate). Altre volte però è necessario agire chirurgicamente, soprattutto nelle settimane più avanzate.
Le possibilità sono:
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salpingotomia: si aspira l’embrione e si conserva la tuba. NB: è presente un rischio di recidiva di GEU in quella tuba in una successiva gravidanza.
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salpingectomia: si asporta la tuba. Se le condizioni della tuba controlaterale sono buone, ci sono discrete possibilità per le gravidanze successive.
Endometriosi
L’endometriosi è una patologia provocata dalla disseminazione e dalla crescita dell’endometrio, al di fuori della sede abituale. L’endometrio è la mucosa che riveste internamente l’utero e che viene espulsa ciclicamente con la mestruazione. Esso può refluire attraverso le tube ed impiantarsi in sedi anomale come l’ovaio o il peritoneo (membrana che ricopre gli organi addominali). Questa malattia può causare dolori mestruali (dismenorrea), dolori ai rapporti sessuali (dispareunia) e dolori pelvici anche al di fuori della mestruazione.
L’endometriosi è una delle principali indicazioni alla laparoscopia che è necessaria per una corretta diagnosi ma anche per il suo trattamento. Tramite la laparoscopia è possibile infatti asportare cisti ovariche di natura endometriosica e diatermocoagulare focolai di endometriosi eventualmente presenti.
Malattia infiammatoria pelvica
E’ una patologia conseguente ad una estensione di un’infezione vaginale o cervicale alla tuba e al peritoneo della pelvi. La tuba è il tratto dove l’infezione si localizza con più facilità dando origine ad una annessite (infiammazione della tuba) sino ad una pio- salpinge (raccolta di pus nella tuba) o all’ ascesso tubarico. Gli esiti di questo stato infiammatorio possono condizionare uno stato di sterilità poiché la tuba potrebbe occludersi. La sintomatologia può anche essere acuta con dolore e febbre oltre alle perdite vaginali giallastre.
La laparoscopia permette di svuotare ascessi tubo-ovarici, di liberare le tube da aderenze e di effettuare prelievi che permettano di isolare il germe responsabile e stabilire una terapia antibiotica mirata.
Aderenze pelviche
Consistono in un tessuto fibroso-cicatriziale che si forma tra gli organi pelvici come esito di processi infiammatori (malattia infiammatoria pelvica, endometriosi) che mantengono tali organi fissi, determinando così dolore pelvico cronico o sterilità. In laparoscopia è possibile liberare gli organi ottenendo degli ottimi risultati.
Cisti ovariche benigne
Possono essere enucleate cercando di preservare il tessuto ovarico sano. Vengono successivamente asportate tramite un sacchettino impermeabile che viene fatto passare attraverso la via ombelicale.
Queste cisti sono solitamente di natura benigna, in particolare si tratta di:
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cisti disfunzionali (a contenuto liquido, dovute ad una irregolare produzione ormonale da parte dell’ovaio)
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cisti endometriosiche
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cisti dermoidi (che si sviluppano da cellule primordiali e contengono una varietà di tessuti: ossa, peli, cartilagine, sebo)
Quando non risulta possibile preservare del tessuto ovarico sano può rendersi necessaria un’annessiectomia (asportazione di ovaio + tuba).
Fibromi uterini
Sono delle formazioni benigne che originano dalle cellule muscolari dell’utero, di forma rotondeggiante, singole o a nodi multipli, che possono raggiungere un volume considerevole. Spesso sono causa di sanguinamenti abbondanti durante i cicli mestruali, di dolori o senso di peso al basso ventre e possono essere un fattore che concorre alla sterilità. Pertanto spesso si decide di rimuoverli chirurgicamente. La laparoscopia può essere una valida alternativa per i fibromi di volume ridotto che per poter essere estratti dalle piccole incisioni della laparoscopia vengono preventivamente frantumati.
Le applicazioni della laparoscopia si sono molto ampliate negli anni ed oggi è possibile eseguire pressoché ogni tipo di intervento ginecologico:
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isterectomia (asportazione dell’utero)
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annessiectomia (asportazione di ovaio + tuba, può essere mono o bilaterale)
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rimozione di corpi estranei (spirali migrate nella cavità pelvica)
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sterilizzazione tubarica
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correzione di prolasso utero-vaginale e/o di incontinenza urinaria da sforzo
E’ possibile inoltre utilizzare la laparoscopia in campo oncologico in centri specializzati:
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