PAP TEST
Il Pap test è un esame che indaga le alterazioni delle cellule del collo dell'utero. Il suo nome deriva dal medico greco-americano Georgios Papanicolaou, che sviluppò questo test per la diagnosi rapida dei tumori del collo dell'utero.
Il Pap test è un test di screening, la cui funzione principale é quella di individuare, nella popolazione femminile, donne a rischio di sviluppare un tumore del collo uterino. Inoltre il Pap test può dare utili indicazioni sull'equilibrio ormonale della donna.
Per l'esecuzione del Pap Test viene prelevata una piccola quantità di cellule del collo dell'utero con una spatolina in legno e una spazzolina, di cotone o sintetica, per il prelivo del muco cervicale. Questo prelievo viene eseguito durante la visita con lo speculum (Vedi Visita Ginecologica). Il muco del collo dell’utero prelevato, contenente le cellule, viene strisciato su un vetrino per l'esame di laboratorio e fissato con una apposita lacca. Una volta ottenuto il vetrino, viene inviato allo specialista, solitamente un Anatomo Patologo o un Citologo, che provvederà a colorarlo, secondo il metodo di Papanicolau ed esaminarlo al microscopio. Dalla lettura del vetrino verrà stilato un referto, da inviare, solitamente, allo Specialista Ginecologo che provvederà a farlo avere alla Paziente.
Il referto, sino a pochi anni addietro era numerico, molto più comprensibile per la Paziente, “Classe I, Classe II ecc. Oggi il referto, viene comunicato con una sintetica descrizione dello stato delle cellule, sicuramente meno comprensibile per la Donna, ma più preciso ai fini diagnostici.
In Italia la classificazione più frequentemente utilizzata è il "Sistema Bethesda 2001 (TBS 2001)" che suddivide i risultati del test in:
Negativo |
non evidenza di cellule tumorali |
LSIL |
cellule di lesione squamosa intraepiteliale di basso grado |
HSIL |
cellule di lesione squamosa intraepiteliale di alto grado |
AIS |
cellule ghiandolari sospette per adenocarcinoma in-situ del collo dell'utero |
Carcinoma |
cellule sospette per tumore infiltrante |
ASC-US |
cellule squamose abnormi, non ulteriormente classificabili |
ASC-H |
cellule squamose abnormi, non si esclude una HSIL |
AGC |
cellule ghiandolari (endocervicali od endometriali) abnormi, non si può escludere un tumore |
Le diverse risposte riflettono diverse probabilità di sviluppare o già presentare un tumore del collo dell'utero. In generale, in caso di test "non negativo" è indicato un approfondimento diagnostico (colposcopia con eventualmente biopsia) o una ripetizione a breve scadenza del Pap Test. In altri casi una ripetizione dell'esame è dovuta semplicemente ad una insufficiente quantità delle cellule prelevate o ad un'infiammazione che può impedire la corretta interpretazione dell'esame.
In base alle linee guida europee e della Commissione Oncologica Nazionale, nella fascia di età compresa tra 25 e 65 anni sarebbe opportuno effettuare il test almeno ogni tre anni, anche se molti Specialisti preferiscono ripeterlo ogni anno.
INDICAZIONI UTILI PER L’ESECUZIONE
Per una buona riuscita dell'esame è necessario:
- non aver avuto rapporti sessuali o eseguito lavande interne o usato farmaci per via vaginale nei 3 giorni precedenti l'esame.
- il giorno dell'appuntamento non deve coincidere con il flusso mestruale ne con i 3 giorni che lo precedono o lo seguono.
Possono effettuare il test anche:
- le donne in gravidanza.
- le donne che hanno subito l'intervento di asportazione parziale dell'utero.
- In questi, ultimi due casi, è importante avvisare della propria situazione il ginecologo prima dell'esecuzione del test.
Per qualsiasi dubbio, paura, timore, è sempre consigliato contattare il proprio Curante. |