venerdì 26 aprile 2024   
 Ricerca   
 
Registrazione  Login  
GINECOLOGIA » PAP TEST  
PAP TEST e VIRAPAP  PAP TEST e VIRAPAP

PAP TEST e TEST HPV


  

Citologico e virologico  Citologico e virologico

PAP TEST

Il Pap test è un esame che indaga le alterazioni delle cellule del collo dell'utero. Il suo nome deriva dal medico greco-americano Georgios Papanicolaou, che sviluppò questo test per la diagnosi rapida dei tumori del collo dell'utero.

Il Pap test è un test di screening, la cui funzione principale é quella di individuare, nella popolazione femminile, donne a rischio di sviluppare un tumore del collo uterino. Inoltre il Pap test può dare utili indicazioni sull'equilibrio ormonale della donna.

Per l'esecuzione del Pap Test viene prelevata una piccola quantità di cellule del collo dell'utero con una spatolina in legno e una spazzolina, di cotone o sintetica, per il prelivo del muco cervicale. Questo prelievo viene eseguito durante la visita con lo speculum (Vedi Visita Ginecologica). Il muco del collo dell’utero prelevato, contenente le cellule, viene strisciato su un vetrino per l'esame di laboratorio e fissato con una apposita lacca. Una volta ottenuto il vetrino, viene inviato allo specialista, solitamente un Anatomo Patologo o un Citologo, che  provvederà a colorarlo, secondo il metodo di Papanicolau ed esaminarlo al microscopio. Dalla lettura del vetrino verrà stilato un referto, da inviare, solitamente, allo Specialista Ginecologo che provvederà a farlo avere alla Paziente.

Il referto, sino a pochi anni addietro era numerico, molto più comprensibile per la Paziente, “Classe I, Classe II ecc. Oggi il referto, viene comunicato con una sintetica descrizione dello stato delle cellule, sicuramente meno comprensibile per la Donna, ma più preciso ai fini diagnostici.

In Italia la classificazione più frequentemente utilizzata è il "Sistema Bethesda 2001 (TBS 2001)" che suddivide i risultati del test in:

Negativo

non evidenza di cellule tumorali

LSIL

cellule di lesione squamosa intraepiteliale di basso grado

HSIL

cellule di lesione squamosa intraepiteliale di alto grado

AIS

cellule ghiandolari sospette per adenocarcinoma in-situ del collo dell'utero

Carcinoma

cellule sospette per tumore infiltrante

ASC-US

cellule squamose abnormi, non ulteriormente classificabili

ASC-H

cellule squamose abnormi, non si esclude una HSIL

AGC

cellule ghiandolari (endocervicali od endometriali) abnormi, non si può escludere un tumore

Le diverse risposte riflettono diverse probabilità di sviluppare o già presentare un tumore del collo dell'utero. In generale, in caso di test "non negativo" è indicato un approfondimento diagnostico (colposcopia con eventualmente biopsia) o una ripetizione a breve scadenza del Pap Test.  In altri casi una ripetizione dell'esame è dovuta semplicemente ad una insufficiente quantità delle cellule prelevate o ad un'infiammazione che può impedire la corretta interpretazione dell'esame.

In base alle linee guida europee e della Commissione Oncologica Nazionale, nella fascia di età compresa tra 25 e 65 anni sarebbe opportuno effettuare il test almeno ogni tre anni, anche se molti Specialisti preferiscono ripeterlo ogni anno.

INDICAZIONI UTILI PER L’ESECUZIONE

Per una buona riuscita dell'esame è necessario:

  • non aver avuto rapporti sessuali o eseguito lavande interne o usato farmaci per via vaginale nei 3 giorni precedenti l'esame. 
  • il giorno dell'appuntamento non deve coincidere con il flusso mestruale ne con i 3 giorni che lo precedono o lo seguono.

Possono effettuare il test anche:

  • le donne in gravidanza.
  • le donne che hanno subito l'intervento di asportazione parziale dell'utero.
  • In questi, ultimi due casi, è importante avvisare della propria situazione il ginecologo prima dell'esecuzione del test. 

Per qualsiasi dubbio, paura, timore, è sempre consigliato contattare il proprio Curante.

TEST HPV

 

Papillomavirus

Papillomavirus

Papillomavirus HPV

Test del tutto simile al Pap test, si esegue prelevando, con un piccolo spazzolino del materiale dal collo dell’utero, che viene poi immerso in un apposito liquido di trasporto e consegnato al laboratorio che eseguirà una ricerca del DNA (la struttura genetica) del virus HPV sulle cellule.

HPV è il virus che causa i condilomi; ha lo stesso tipo di codice genetico delle cellule umane, pertanto una volta che le cellule sono state infettate dal virus, restano contagiate, anche se in modo silente e cronico, potendo causare recidive (riacutizzazioni) in momenti di vulnerabilità del sistema di difesa dell’organismo (es. stress).

 

PERCHE’ ESEGUIRE IL TEST HPV

 

Perché l’infezione da HPV è molto frequente, soprattutto nella fascia d’età 16-25 anni, nelle donne sessualmente attive.

Perchè esistono diversi “ceppi”  (virus diversi appartenenti alla stessa famiglia) di questo virus, che hanno un “alto rischio oncogeno”, cioè aumentano la probabilità percentuale di sviluppare nel tempo un tumore del collo dell’utero, a seguito dell’infezione virale, i più importanti sono l’HPV18 e l’HPV16.

Visti questi dati, è importante eseguire l’esame se vi è un sospetto di infezione anche per poter curare l’infezione e le sue manifestazioni (Condilomi) qualora siano presenti.


 Stampa   

DotNetNuke® is copyright 2002-2024 by DotNetNuke Corporation